Wilier – Selle Italia, Turrin: “Stagione da 7. Il prossimo anno chiedo un bel passo in avanti per quanto riguarda i risultati”
Domenica scorsa si è chiusa la prima stagione fra i professionisti di Alex Turrin. Il corridore veneto è passato professionista con la Wilier – Selle Italia totalizzando una settantina di giorni di corsa. Per il ciclista di Feltre il bilancio complessivo è positivo, così come racconta in un’intervista al Corriere delle Alpi: “Credo di meritarmi un 7 per questa stagione. Non ho ottenuto risultati di spessore ma ho imparato un sacco di cose correndo in appoggio ai capitani. Il top di condizione l’ho raggiunto tra aprile e maggio, quando sono arrivate le belle prestazioni al Fiandre, al Tour d’Azerbaijan, con il terzo posto nella tappa con finale in salita di Pirqulu, e al Bretagna. All’ultima giornata della breve corsa a tappe francese ho “rischiato” di vincere la tappa, mi hanno ripreso ai due chilometri”.
Una prima stagione che è servita a Turrin per crescere notevolmente ed imparare diverse cose: “Il 2017 è stato come ripartire da zero: rispetto all’attività Under 23 e Continental cambiano tante cose: dagli equilibri in gruppo alla velocità con la quale si affrontano le salite. Mi sono messo a disposizione, ho tirato tanto, ho imparato che non bisogna lasciare nulla al caso, neanche il recupero: io sono uno che tende ad allenarsi tanto e a sottovalutare l’importanza dei periodi di scarico. Ecco, anche questi ultimi sono fondamentali per essere al top”.
Il corridore di Feltre in questo suo primo anno fra i professionisti ha avuto modo di testarsi in diverse corse e non ha nessun dubbio nell’individuare quella che lo ha colpito di più: “Il Fiandre è stata senza dubbio la gara più bella: per il livello tecnico, perché sono riuscito a corree bene in appoggio a Pozzato, per il pubblico fantastico e numerosissimo che ci ha accompagnato dall’inizio alla fine. Un altro ciclismo rispetto a quello che si vede in Italia”. “All’altra gara monumento, il Lombardia, mi sono fermato – aggiunge il veneto – La condizione era quella che era dopo lo stop al quale sono stato costretto dopo la rottura dello scafoide ad agosto”.
Per Turrin però è già tempo di lasciarsi alle spalle il 2017 e pensare alla prossima stagione: “Nel 2018 chiedo un bel passo in avanti per quanto riguarda i risultati. Mi piacerebbe tenere alta la condizioneper tutto l’anno. Il sogno, naturalmente, rimane la partecipazione al Giro“.
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